Il Consiglio di Stato ha confermato: i cimiteri rientrano tra i luoghi sensibili dai quali va mantenuta una distanza minima per l’apertura di centri scommesse e sale gioco.
Una decisione che fa discutere, ma che ormai è definitiva.
E che avrà impatto su molte attività, anche già esistenti.
Vediamo cosa comporta e come cambia il quadro a livello nazionale.
Movimenti e notizie scommesse non ADM
Nei circuiti non ADM le distanze valgono? Spoiler: no
Mentre ADM si adegua alle regole sulle distanze dai cimiteri, molti operatori non ADM continuano ad aprire in aree grigie.
Ne approfittano.
Un paradosso Italiano in ottica tutela mettiamo a rischio la legalità.
Nessuna concessione ADM, nessuna verifica seria, nessuna distanza minima.
Questo crea un doppio mercato, e la domanda vera è:
quanto può reggere ancora un settore in cui le regole valgono solo per alcuni?
Il rischio concorrenza sleale anticipa una riflessione più ampia.
Strategie, modelli e trend del settore
Limitazioni territoriali: servono regole comuni in tutta Italia
La sentenza del CDS mette nero su bianco che i Comuni possono considerare i cimiteri come luoghi sensibili.
Ma ogni Comune decide come vuole.
C’è chi applica 200 metri, chi 500, chi 1000.
Per gli operatori ADM, questo significa incertezza.
Aprire un’agenzia diventa una lotteria, non una pianificazione.
Serve una strategia nazionale gli esperti lo dicono da anni
Assistiamo a demagogia di settore .
E questa incertezza si riflette anche sulla concessione stessa.
Per approfondire le strategie per aprire e gestire un centro scommesse, consulta la nostra guida aggiornata.
Notizie concessionari ADM
Come si muovono ora i concessionari?
Molti concessionari ADM sono in attesa di capire se i loro punti attivi resteranno autorizzabili anche dopo la sentenza.
Chi ha punti a meno di 250 metri da un cimitero si interroga: dovrò chiudere?
Ci sarà tolleranza per chi è già attivo?
Le risposte non ci sono. O peggio sono di competenza di ogni comune.
E questa incertezza rischia di far saltare investimenti importanti già avviati.
E non solo in città.
Curiosità e retroscena dai centri scommesse
“Stiamo a 260 metri, ma se ci misurano col filo?”
Una frase reale, sentita in una chat tra gestori.
La distanza dai luoghi sensibili non è sempre facile da calcolare.
Dipende se si usa la distanza in linea d’aria, quella pedonale, o quella urbanistica.
E a seconda di come si misura, un centro scommesse può passare da “regolare” a “abusivo” in mezza giornata.
Il settore è esasperato.
Ed è per questo che i proprietari di locali e i franchisor stanno rivalutando la prossima mossa.
Introdurre regole certe su distanze minime, limiti orari e formazione del personale.
Se hai un’attività sul territorio, verifica i limiti del distanziometro nella tua zona prima che diventino un ostacolo.
3 Fusioni, accordi, acquisizioni e passaggi di proprietà
Valutare i locali ora è più difficile. E più rischioso.
Chi vuole rilevare un’agenzia esistente ora deve controllare tutto:
distanze dai cimiteri, conformità urbanistica, tolleranze regionali.
Questo cambia il valore reale dei locali.
Non basta dire “è in zona buona”.
Ora conta anche se è “in zona sicura”.
Parola d’ordine?
affidarsi solo ad esperti di settore.
Stai valutando un’apertura o un’acquisizione di un centro scommesse?
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